AGNUSEL presenta...

 

 

Il Tridente di Poseidon

 

 

 

 

[Antefatto:]

Vicino alle Colonne d'Ercole,
dentro la maleodorante taverna
di un piccolo porto, nebbioso e desolato,
un marinaio, tipico vecchio e solitario lupo,
ha appena giurato ---sul solenne nome di Zeus!---
d'aver sentito, e risentito, un pianto prolungato,
riecheggiare in una notte senza luna,
verso il mare.

Ma e` difficile spiegare...

 

"Trascinato giu`, giu` vorticosamente ,
dall'ancora piu` pesante del regno di Nettuno,
avvinghiato da laceranti catene
e sanguinante, per la freccia inesorabile
di un Cupido forse troppo distratto,
questo cuore mio geme e urla e invoca

dal piu` profondo degli Abissi.

 

E senza tregua, ogni notte,
quella grande ferita si rinnova
per i piccoli morsi di granchietti
e di una miriade di cavallucci marini...

 

Ma questi non saranno, per caso,
l'ombra dei tuoi stessi pensieri,
fantasmi vaghi, mostruose Chimere?

 

Perche` se la pelle sfiora la pelle
di una dolcissima Amante,
che mai sara` reale,
allora tutte le passioni della mente
andranno a dissolversi, ad una ad una,
come effimera schiuma
vanesia sulle sponde..."

 

"Dico il vero, o gente:
laggiu`, lontano, laggiu` oltre l'orizzonte,
nel buio piu` fitto e nero,
dai confini inesistenti del Grande Fiume,
dai limiti del Cielo,
quasi provenisse da ogni direzione,
o dall'Infinito Zero...
l'ho sentito e risentito si`,
nella notte senza luna, riecheggiare,
quel pianto prolungato, verso il mare!

Ma e` difficile spiegare...

 

[Nessuno pero` ha voluto credere, naturalmente, all'assurdo racconto d'un vecchio ubriacone! Cosi`, alla fine, il povero meschino ha lasciato la taverna, lasciandosi alle spalle le grasse risate della gente. Barcollando vistosamente e trascinandosi a fatica (ma senza mai abbandonare il suo fedele fiasco), il nostro simpatico "Lupo di mare" si dirige ora verso la scogliera, canticchiando fra se` e se` una piccola strofa stonata, che riportiamo qui, ad onor di cronaca:]

 

"Piccolo, ma audace, mio
<<CUOR NAVIGANTE>>!
...mi puoi ascoltare?
il grande
<<OCEANO dell'AMORE>>
non avresti dovuto osar sfidare!

 

Perche`, quel mare,
ora ben tu lo sai,
e` di gran lunga il piu` ostile
da attraversare.
E le sue pene, davvero son tante:
chi affonda, chi annega,
o chi va a naufragare...
Al mondo ohime`, mai vidi alcuno
che da li` sia potuto, illeso ritornare!

 

Ed ora, il migliore degli Argonauti
non avra` ingegno per ripescarti,
ne` mille e le piu` belle Sirene,
potran mai consolarti"
.

 

 


 

 

F I N E

( o ... SENZA FINE ? )

...

glu...

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glu...

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glu...

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glu...

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glu...

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glu...

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glu...

...

glu...

...

 

 

 

 

 

 


Ultima modifica: 21 agosto 1999 - Proprieta` letteraria riservata


 

 


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